MASSIMO FERRARI

Massimo Ferrari nasce a Milano e dopo essersi diplomato all’Istituto Superiore di Educazione Fisica (Isef), incomincia ad occuparsi di sport dedicandosi alla preparazione atletica con la Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), naturale conseguenza della sua passione per lo Sci. Una fantastica esperienza che presto ha lasciato il posto a un richiamo ancora più forte, quello dell’immagine e della fotografia. Inizia così la sua esperienza come assistente presso gli studi della Condè Nast e al seguito di fotografi della moda e del design. Esordisce come fotografo a Londra e ritornato in Italia prosegue la sua professione collaborando con aziende e periodici di moda, esplorando in seguito il mondo del design, dell’arredamento e della nautica. Attualmente Massimo Ferrari lavora a Milano in uno studio assolutamente unico e particolare, un luminosissimo attico che per questo si è guadagnato il nome di “Studiolight”, uno spazio completamente bianco e ricco di vetrate e lucernari, dove la luce naturale fa da padrona.
Massimo Ferrari was born in Milan, Italy, and after graduating from the Higher Institute of Physical Education (Isef), he began to get involved in sports, dedicating himself to athletic training with the Italian Winter Sports Federation (Fisi), a natural consequence of his passion for skiing. A fantastic experience that soon gave way to an even stronger call, that of images and photography. Thus began his experience as an assistant at Condé Nast studios and following fashion and design photographers. He debuted as a photographer in London and returned to Italy and continued his profession by collaborating with fashion companies and periodicals, later exploring the world of design, furniture and boating. Currently Massimo Ferrari works in Milan in an absolutely unique and special studio, a very bright attic that for this reason has earned the name “Studiolight,” a completely white space, full of windows and skylights, where natural light is the master.
“Ritornato a Milano, dopo l’esperienza delle competizioni sciistiche, mi sono trovato letteralmente catapultato in un mondo totalmente diverso, il mondo della moda. All’inizio non è stato facile relazionarsi con questo nuovo ambiente ma di sicuro ho imparato tantissimo. La moda è materia, contenuto, estetica, arte, industria. Ma soprattutto e questa è la parte che più amo, uno “storytelling” continuo in costante relazione con i mondi del cinema, dell’arte, della letteratura e della cultura in genere. E’ specchio dei tempi, di una società, di un modo di vivere e di pensare. Molti la sottovalutano, concentrandosi solo su aspetti superficiali. Per me è stata fondamentale per formare il mio sguardo sul mondo e acquisire una sensibilità che ho riversato in tutto quello che ho fatto e sto facendo, sia nella foto di un paesaggio, nel ritratto di una persone o nel fotografare una sedia o una barca.”
“Back in Milan, after the experience of skiing competitions, I found myself literally catapulted into a totally different world, the world of fashion. At first it was not easy to relate to this new environment but I certainly learned so much. Fashion is matter, content, aesthetics, art, industry. But above all, and this is the part I love the most, a continuous “storytelling” in constant relationship with the worlds of cinema, art, literature and culture in general. It mirrors the times, a society, a way of living and thinking. Many people underestimate it, focusing only on superficial aspects. For me has been fundamental in forming my view of the world and acquiring a sensibility that I have poured into everything I have done and am doing, whether in photographing a landscape, portraying a person or photographing a chair or a boat.”